Saranno oltre duemila gli alunni di scuola superiore che, provenienti dalle scuole di tutta la provincia, da S.Agata a Taormina, parteciperanno all’11° edizione di “Orient@giovani”, la tradizionale iniziativa promossa dall’istituto tecnico tecnologico “E. Majorana” presieduto da Stello Vadalà in programma domani – 18 gennaio – nella scuola mamertina. Un appuntamento che anche quest’anno registra “grandi numeri”: 18 istituti scolastici, 28 aziende, Cisco Europa, ordine dei Chimici, tutte le università siciliane e calabresi, Prevista anche l’esibizione di compagnia di artisti di Strada. Ben 500 gli studenti del “Majorana” che saranno impegnati nell’evento organizzato in collaborazione con RAM, A2A e Comune di Milazzo. Anche quest’anno saranno presente con uno stand ARPA, Confindustria, Bosch, il pugile Patrizio Oliva e tutte le forze armate, la Marina Militari, il Reggimento Aosta, il 41° stormo Antisom di Sigonella.
Nei tre giorni successivi dedicati alle scuole secondarie di primo grado visiteranno la scuola 1200 alunni circa
«Un evento importante e oneroso per la cui realizzazione ci siamo anche autotassati ed abbiamo fruito dei finanziamenti delle aziende – afferma il preside Vadalà – che però vogliamo offrire ai ragazzi, a prescindere dalla scuola che frequentano per dare loro l’intero ventaglio di opportunità alle quali guardare dopo il diploma. Non si possono ignorare le grandi esigenze dei nostri giovani che rappresentano la vera ricchezza del nostro Paese e sono loro il suo futuro. La scuola non può ignorare questo preciso dovere istituzionale».
Il dirigente scolastico ha poi voluto ringraziare il proprio personale docente ed i collaboratori Ata della scuola per l’impegno profuso al fine di definire nel modo migliore tutti i particolari della giornata che prevede diversi incontri informativi per i ragazzi in vista della scelta post-diploma.
«I ragazzi e le famiglie, prima della fatidica scelta – ha concluso Vadalà – devono conoscere, devono sapere, non è possibile che vadano ancora alla cieca, ne va del loro futuro. E oggi in una situazione così difficile non si può assolutamente sbagliare».